La risorsa della presenza nelle condizioni estreme
Seminario di Sensibili alle Foglie


I nuovi incontri di lavoro che la cooperativa Sensibili alle foglie propone sviluppano lo stage "Reclusioni & Risorse" incentrato sui dispositivi della reclusione e sui vari tipi di risposte dissociative alle torsioni reclusive.
Questo secondo seminario è rivolto agli operatori sociali che hanno a che fare con le istituzioni totali o con istituzioni analoghe, alle persone che direttamente vivono una condizione mortificante, e a tutti coloro che sono interessati, per una ecologia delle relazioni umane, a sviluppare una cultura della consapevolezza.
Condizione estrema è quella in cui una persona viene posta in una tale svalutazione del senso della vita, e della sua in particolare, che la stessa sopravvivenza gli appare priva di senso.
I dispositivi relazionali che contraddistinguono campi di concentramento, gulag, carceri, manicomi, come ogni altra istituzione reclusiva, esemplificano una tale condizione. Questi dispositivi, tuttavia, sono costantemente in agguato in qualsiasi istituzione ordinaria, - famiglia, scuola, ospedale, partito o associazione che sia.
Ad una condizione estrema si può reagire in tre modi distinti: rendendosi assenti totalmente (suicidio) o parzialmente (stati d'assenza temporanea); sovradeterminando con un Senso Altro l'assenza di senso; mantenendo una lucida presenza ai dispositivi mortificanti e alle dissociazioni identitarie messe in atto per non farsi annullare.
La capacità di mantenersi in uno stato di lucida presenza non è comunque un fatto spontaneo ma richiede l'elaborazione di una identità di stato dedita all'autoosservazione permanente.
La costruzione di un'identità della presenza non può risolvere la coazione relazionale indotta dai dispositivi propri di una condizione estrema ma sembra essere l'unica risorsa in grado di evitare derive distruttive.
In questo seminario, articolato in due sezioni, esponiamo e discutiamo: esperienze e forme diversificate di presenza nelle condizioni estreme; scuole o dottrine che fondano il loro insegnamento sulla presenza; il paradigma della dissociazione che organizza alcune nozioni in grado di configurare un primo profilo generale di questo importantissimo stato identitario.
Questo lavoro sviluppa il seminario "Reclusioni & Risorse" in cui ci siamo interessati dei dispositivi di reclusione e delle implicazioni connesse ai vari tipi di risposte.

Prima sezione

  1. Esperienze e forme diversificate di presenza nelle condizioni estreme.
    Presenza onirica: i sogni dei reclusi nel carcere speciale di Palmi.
    Presenza ipnagogica: l'autoosservazione di Alfred Maury e la nozione di altruizzazione di Joseph Delboeuf.
    Presenza visionaria: Yeyel De Nur affronta il trauma della sua esperienza ad Auschwitz con gli occhi dell'LSD.
    Presenza espressiva: Rosemary Koczy, Lia Traverso, come molti altri, ex-pongono l'invisibile e l'indicibile per la loro coscienza ordinaria servendosi del disegno o della scrittura.
    Presenza meditativa: Gavin Harrison affida alla meditazione il suo AIDS.

  2. Le tecniche delle scuole di presenza mentale che lavorano nelle condizioni di vita estreme, secondo il paradigma della dissociazione.
    - L'ordine dei Costruttori di pace: meditazione ad Auschwitz; stati di presenza in carcere; testimonianze per strada; meditazione all'ergastolo di Santo Stefano.
    - Stephen Levine: la presenza alla morte.


Seconda sezione

Alcune nozioni interne al paradigma della dissociazione per organizzare un primo profilo generale dello stato identitario della presenza.
- Molteplicità identitaria;
- Le dinamiche dissociative, ovvero il transire;
- Stati identitari discreti, memorie di stato;
- Stati di assenza temporanea;
- Stati di altruizzazione;
- Il "fondo comune" degli stati di identità;
- Struttura trinitaria delle esperienze di dissociazione e di transe;
- Transe come spostamento identitario temporaneo ritualizzato;
- Transe di presenza: lo stato di identità dell'osservatore;
- Lo stato di "vastità identitaria";
- Lo stato di presenza come risorsa vitale.







Il seminario, della durata di 7 ore, è tenuto da Renato Curcio e Nicola Valentino, ed è preferibilmente rivolto ad un numero massimo di 30 partecipanti. Si svolge nell'arco di una sola giornata con due relazioni, una al mattino ed una al pomeriggio, ed un tempo di confronto generale.
Chiunque fosse interessato ad organizzare un incontro può scrivere direttamente al nuovo indirizzo della Coop. Sensibili alle foglie:
Borgata Valdiberti, 3
12063 DOGLIANI (Cn)
E-mail:coopsaf@multipro.it




La Rete di Indra, proseguendo il lavoro iniziato nel 1998 con i due precedenti stage, organizza il nuovo seminario proposto dalla Coop. Sensibili alle foglie
"La risorsa della presenza nelle condizioni estreme".
Il seminario si svolgerà Domenica 23 gennaio 2000 a Roma, presso la sede del CESV (Centro servizi volontariato), in via dei Mille 6, primo piano, (attenzione al mezzanino!), dalle ore 9.30 alle 17.30.
Il costo complessivo è di £100.000.
È necessario però iscriversi versando un acconto di £ 50.000, comprensivo dell'acquisto di tre volumi di approfondimento sui temi che verranno trattati al seminario:
1) Gavin Harrison, Nel ventre del Buddha (£ 30000);
2) Stephen Levine, Chi Muore (£ 35000);
3) Georges Lapassade, Stati Modificati e transe (£ 28000).
A chi già avesse letto uno o più di questi titoli verrà data la possibilità di sceglierne altri tra una lista di libri comunque inerente agli argomenti della ricerca.
Il seminario è aperto a tutti, per chi non avesse però partecipato ai precedenti incontri è consigliabile la lettura almeno del libro: Il Bosco di Bistorco.
Per ulteriori informazioni o per iscriversi telefonare al n. 06/8558901 (Roberto) oppure scrivere all'indirizzo di posta elettronica dell'associazione: indra@alfanet.it