"Sarà così lasciare la vita?"

Associazione Culturale Gruppo Eventi


In un clima di grande partecipazione si è svolto il 16 giugno, presso l'auditorio dell'Accademia dei Lincei, il convegno "Sarà così lasciare la vita?", ovvero "il percorso umano di fronte all'esperienza del limite e della perdita", promosso dall'Associazione culturale Gruppo Eventi di Roma.
L'incontro , insieme alla pubblicazione di un libro, con il medesimo titolo del convegno,( a cura di Livia Crozzoli Aite, edizione Paoline, Milano 2001, lire 30.000) costituiva la conclusione di cinque anni di ricerca del Gruppo Eventi e un'occasione di elaborazione e di condivisione comunitaria sulla realtà della morte e del morire, molto contrastante con l'assetto culturale dominante che tende a negare ed emarginare questa problematica.
Anche se negli ultimi provvedimenti legislativi, riguardanti il temine della vita, viene sostenuta la necessità di una più ampia visione dell' essere umano che deve tener conto della sua complessità, non solo biologica, ma anche relazionale, psicologica religiosa e spirituale, tali valenze nella realtà sociale e ospedaliera sono spesso ignorate o solo parzialmente prese in considerazione. Le persone hanno bisogno di condividere le loro emozioni: dal desiderio di lottare, dalla rabbia, dai sensi di colpa e di isolamento fino alla paura della sofferenza, della morte e alle domande sul senso della loro vita e sul dopo morte. Hanno bisogno di essere ascoltate e accompagnate nel loro percorso, sapendo che esiste un modo e anche un luogo dignitoso e umano di lasciare la vita.
Desiderando creare una maggiore consapevolezza sul percorso che ciascuno deve realizzare per umanizzare il proprio vivere e prepararsi al proprio e altrui morire, l'Associazione Gruppo Eventi con questo convegno, ha cercato di offrire un'apertura e qualche risposta a queste tematiche dando amplio respiro ai parametri di riferimento culturali , simbolici e operativi.
Nel corso della mattinata, dopo una breve presentazione della ricerca del Gruppo Eventi e delle finalità del convegno da parte di Livia Crozzoli Aite, presidente dell'associazione , sono state affrontate le problematiche socio-politico-assistenziali della cura dell'ultima parte della vita con le relazioni di persone impegnate attivamente nel campo: Claudio Calvaruso, Silvana Zambrini, Giovanni Zaninetta e Amanda Castello. Nel pomeriggio sono state analizzate le dimensioni psicologiche e spirituali del confronto con la morte e il morire con le relazioni di chi riflette sulla morte ed opera attivamente nel sostegno dei morenti: Marco Guzzi, Adriana Monfredini Verdi Vighetti, Vito Ferri e Carlo Molari.
La numerosa presenza di operatori dei servizi pubblici, delle associazioni di volontariato, di insegnanti, di psicologi e psicanalisti e "di comuni mortali" e di molti giovani ha offerto una testimonianza della presenza di una comunità civile sensibile al bisogno di una cultura più umana di condivisione, di impegno e di accettazione della presenza del limite e della perdita, con cui è necessario confrontarsi nel corso della vita.


Livia Crozzoli Aite

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