I l gruppo Eventi si é costituito nel maggio del 1996 per l' esigenza di contrastare la tendenza dominante a negare, rimuovere ed emarginare la realtà del morire e rompere la solitudine e il silenzio con cui ciascuno individualmente cercava di trovare un approccio a tale problema.
Da dove incominciare? Si è ritenuto necessario organizzare incontri mensili con relazioni di esperti che hanno accettato di metterci a disposizione le loro specifiche competenze e che ci hanno accostato da prospettive diverse alla realtà del morire.
Si sono alternati contributi di molteplici discipline: filosofiche, religiose, sociologiche , antropologiche, mediche, bioetiche, psicologiche, psicanalitiche.
Il gruppo ha cercato di non fermarsi soltanto al livello di formazione culturale, ma ha sviluppato una dimensione esperienziale ed operativa.
Il lavoro di approfondimento conoscitivo è stato infatti affiancato da esperienze guidate in cui poter affrontare in presa diretta le dinamiche che si attivano nei confronti della propria morte e quella altrui e apprendere tecniche di accudimento dei malati terminali con metodologie attive.
Abbiamo inoltre invitato associazioni di volontariato che si confrontano con le problematiche della malattia e del lutto nell'operare sociale, e alcuni di noi ,come volontari, hanno iniziato a partecipare attivamente a questo tipo di esperienze.
Sempre nell'ambito del volontariato si è costituito, dal gennaio 2000, presso la sede dell'associazione, un gruppo di sostegno che si riunisce una volta alla settimana per dare un supporto psicologico ai familiari che stanno per subire o hanno subito una perdita.

Le edizioni Paoline di Milano hanno appena pubblicato un volume che raccoglie gli interventi dei relatori che sono venuti nel corso degli anni dal titolo "Sarà così lasciare la vita?"

A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così
lasciare la vita?

Vivian Lamarque, da: Una quieta polvere, Mondadori 1996