ONE BY ONE

Mostra di opere di artisti figli di sopravvissuti all'Olocausto e di discendenti del Terzo Reich.

Dal 24 gennaio al 17 febbraio di quest'anno si è tenuta a Roma, presso la Casa delle Letterature, la mostra di One by One.
Questa iniziativa ha costituito la parte conclusiva del progetto avviato nel marzo scorso - e realizzato grazie al contributo del Comune di Roma - che ha permesso di incontrare per la prima volta in Italia l'esperienza di One by One.

Luogo della Mostra La mostra è rimasta aperta per tre settimane, permettendo così di tornare sui temi già affrontati nei due incontri dello scorso marzo (vedi Buone notizie, anno IV - n.1) a partire da un'angolazione diversa.
Tutti i dodici artisti presenti alla mostra attraverso le loro opere hanno partecipato in passato ad almeno un gruppo di dialogo di One by One. E ognuno con il linguaggio e i mezzi espressivi a lui, o a lei, più congeniali ha cercato di affrontare il proprio rapporto con un passato - la Shoah - che ancora tanto peso e sofferenza porta nelle loro vite.
Davanti all'irrimediabilità di quanto accaduto, la risposta è in primo luogo quella della memoria, della non rimozione di nulla di quanto è accaduto. Se un cammino di guarigione può essere tracciato, almeno per alcuni, è da qui che deve nascere e non da frettolose razionalizzazioni troppo a buon mercato per permettere di incontrare l'oscurità densa che è in noi e da cui è scaturita questa come le innumerevoli altre tragedie che hanno accompagnato il cammino dell'uomo.


Sui pannelli, posti accanto alle opere di ogni artista, sono stati riportati dei brevi testi autobiografici incentrati proprio sul rapporto tra il bisogno di creazione artistica e il processo trasformativo.
Questi materiali, insieme alle riproduzioni di alcune opere esposte e a un testo ben articolato sull'esperienza dei gruppi di dialogo di One by One, sono stati pubblicati nel catalogo della mostra che può essere richiesto scrivendo al nostro indirizzo. In questo numero del giornale pubblichiamo invece la trascrizione degli interventi in occasione dell'apertura della mostra, il 24 gennaio 2001, e dei due successivi incontri: con Roberto Olla e Carla Cohn Robitscher su Theresienstadt e con Edith Bruck che ha letto anche alcune sue poesie.
La mostra ha permesso di svolgere anche un serio lavoro di informazione con i numerosi studenti che hanno partecipato alla visita guidata che veniva introdotta dalla proiezione del video girato durante i primi due incontri con One by One del marzo del 2000 (Il dolore della storia nella storia di ognuno). Molto utile per introdurre il dibattito è risultato anche il secondo video che avevamo preparato (I mulini della morte) sulla propaganda nazista rivolta ai giovani in Germania. Visto il bilancio estremamente positivo dell'intera iniziativa, saremmo ben lieti di poterla proporre anche in altre città e a tal fine incoraggiamo chiunque avesse delle idee in proposito a mettersi in contatto con noi e visionare il materiale disponibile.